Sono nata a Roma, il 26 aprile 1959, da genitori franco-italiani nati e vissuti a lungo in Tunisia. Dopo studi bilingue ed un diploma francese di “Baccalauréat ès Lettres et Philosophie” rilasciato dall’Università di Grenoble (Francia), ho iniziato a studiare pianoforte classico, canto lirico in qualità di “soprano lirico-leggero”, e molte altre tecniche vocali appronfondite durante numerosi viaggi in Africa, America, Australia ed India: il canto dei Pigmei, il canto classico Arabo, il canto sciamanico degli Indiani d’America, la musica Indiana Karnataka, il Didjeridu australiano. Con particolare riferimento al canto armonico, ed al Nada e Mantra Yoga, ho poi lavorato prima sulla body voice delle vocalizzazioni afroamericane Gospel e Blues, poi sul suono osseo, la verticalizzazione e la rieducazione dell’ascolto di determinate frequenze perdute, sulla base degli studi fatti dal famoso otorinolaringoiatra francese dott. Alfred Tomatis, studiando con la sua assistente Dominique Waddell.
Ho studiato inoltre armonia jazz, sassofono e batteria, e creato un mio personale metodo di ricerca del suono vocale strumentale e dell’improvvisazione, lavorando su brani jazz e composizioni originali. Ho incluso nel mio metodo anche vocalizzi originali basati sulla conoscenza del tonguing negli strumenti a fiato, accentazioni ed articolazioni tipiche della big band, vocalizzazioni delle articolazioni del drumming e delle percussioni, esercizi ritmici con la voce, il corpo e gli oggetti basati sul terzinamento largo e stretto delle frasi musicali e sulla percezione del differente peso dei quarti e degli ottavi, esercizi vocali sul fraseggio focalizzati sulla scelta di speciali elementi sillabici e fonematici, articolazioni vocali legate alle varie lingue utilizzate dal cantante o dall’attore (spagnolo, portoghese, francese, inglese, ecc…). Ho dunque elaborato questo mio metodo per l’apprendimento della tecnica e dell’improvvisazione, e tengo stages in Italia ed all’Estero specialmente dedicati al rapporto suono-spazio-movimento per cantanti, attori e danzatori.
Avendo quindi da tempo svolto, contemporaneamente alla carriera concertistica, anche quella didattica, mi sono diplomata nel 2002 presso la Three in One Concepts (Burbanks, California.), in una speciale tecnica di scioglimento delle dislessie motorie e di apprendimento di cui sono Consultant Facilitator & Instructor. Da allora lavoro spesso insieme a psicologi e terapeuti sulla rieducazione vocale di molti squilibri psicologici e fisici legati all’espressione vocale.
Nel 2004 ho studiato negli Stati Uniti con Jerry Coker il suo programma universitario speciale “Jazz keyboards for pianists and non-pianists” (Jazz Piano I & II), ed insegno attualmente questo metodo di pianoforte jazz in Europa, con la sua personale autorizzazione. Il mio lavoro sui cantanti e sugli attori, come d’altra parte quello su me stessa, si concentra sul sentire piuttosto che sulllo studio propriamente tecnico, e sulla scoperta di un suono emozionale nascosto fra le pieghe delle sensazioni fisiche legate alla vibrazione sonora, al timbro e all’emozione: accogliendo la lezione dello scat singing, ma partendo da quelle rive per prendere il largo verso territori meno sillabici e nuovi colori puramente strumentali. Uno dei punti focali del mio metodo vocale, in totale accordo con il metodo pianistico di Jerry Coker, è quello di usare la nostra memoria fisica nella sua interezza (memoria visiva, uditiva, tattile), liberando dai loro blocchi le muscolature, i sensi e le loro interrelazioni. Di conseguenza, i movimenti richiesti sono assolutamente naturali, e servono ad ottenere la migliore performance fisica con un ammontare minimo di sforzo tecnico cosciente. In questo modo l’attenzione si può liberamente concentrare sulle emozioni, la comunicazione reale e l’artisticità, e la qualità del suono vocale può rimanere naturale e assolutamente personale (non “impostata”).
Nel 1992 ho partecipato al Jazz and Blues Festival di Knoxville (Tennessee, U.S.A.) con varie formazioni americane, tra cui quella del pianista Donald Brown e quella del sassofonista Joe Donato. Nell’ambito del Festival ho partecipato al “Singers’ Summit”, con un ottetto di cantanti composto fra gli altri da Bob Dorough, Janet Lawson, April Arabian e Patty Coker. Sono inoltre stata invitata nel 1993 a tenere un seminario di improvvisazione presso la Berklee College of Music di Boston, focalizzato sull’uso di tecniche specifiche per l’uso creativo delle sonorità ossee.
Faccio parte di alcune formazioni musicali jazzistiche italiane ed americane, mi esibisco come free lance in Italia e negli Stati Uniti, ed ho inciso tre dischi:
- Pithecanthropus e Altre Storie, brani originali ed arrangiamenti di composizioni di Charles Mingus, con il quintetto del contrabbassista ed arrangiatore Andrea Avena
- la suite Estrela da Tarde, composizioni originali su poesie di Pablo Neruda e Manuel Bandeira, con la M.J.Urkestra del compositore e direttore d’orchestra Roberto Spadoni).
- Fabrizia Barresi - CHOICE, appena uscito in America nel febbraio 2006, registrato, missato e masterizzato negli Stati Uniti, con Mark Boling alla chitarra, Rusty Holloway al contrabbasso, Keith Brown alla batteria, Carlos Fernandez alle percussioni, e Ira Sullivan e Jerry Coker, come special guests, ai sassofoni e ai flauti.
Dal 1994 dirigo il Corso di Canto e tecniche Improvvisative in Italia a Siena, dove insegno tecnica vocale, canto corale, interpretazione, improvvisazione e musica d’insieme presso la famosissima Fondazione Siena Jazz, ora anche Accademia Nazionale del Jazz. I Seminari di Siena Jazz sono conosciuti nel mondo per la loro vocazione spiccatamente creativa, volta allo sviluppo della personalità artistica e stilistica, ed ha prodotto moltissimi talenti internazionali.
Nel 2001 ho curato uno stage di formazione professionale per il Teatro Eliseo di Roma, in un progetto diretto dal regista teatrale e di opere liriche Marco Carniti. Ho collaborato con l’attore, autore e regista teatrale Leo de Berardinis a Bologna in un progetto di ricerca sull’”Attore Jazzista” sulla base delle esperienze personali dell’attore con Steve Lacy e Jean-Jacques Avenell, e tengo lezioni e seminari regolari di formazione professionale per attori, curandone l’emissione vocale in relazione ai personaggi ed al loro colore espressivo, o alle scelte drammaturgiche di regia.
Nel 2002 sono stata ospite di un progetto speciale del compositore Hector Zazou, sonorizzando dal vivo le immagini del film del regista francese Clouzot del 1956 Le Mystère Picasso. Con il ricercatore Alberto Tedeschi ho avviato a Milano nel 2003 uno studio sperimentale sugli effetti della Biorisonanza Olografica (Holographic Bioresonance®) sul suono vocale e sulla performance artistica, e partecipo regolarmente con delle performances di improvvisazione vocale a cappella ed uso di tecnologie create appositamente per l’occasione (tecnologia W.H.I.T.E.®, ovvero Wide Holographic Intensified Transferred Energy), a lezioni di fisica quantistica e fisica dell’acqua tenute da vari studiosi di Q.E.D. (Quantic Electro Dynamics) fra i quali il prof. Emilio Del Giudice, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.