giovedì, aprile 28, 2005
Birthday Picts
Poche parole e qualche immagine: il download delle treccine, la sorpresa degli amici benevoli che mi ringiovaniscono di 10 anni, e il brindisi col Passito di Pantelleria, il vino dei miei avi...
Come dice il mio amico Joe:
SALUTE, CENT'ANNI E DUI SETTIMANI!
Come dice il mio amico Joe:
SALUTE, CENT'ANNI E DUI SETTIMANI!
mercoledì, aprile 27, 2005
Download
Sto tirando giù treccine da ieri, anzi l'altroieri alle 21. Qualche ora ho dormito, ma da mezzogiorno ad ora che è l'una e mezza di notte, non mi sono quasi mai fermata, se non per rispondere a tutti i vostri auguri arrivati via sms e telefonate.
Ho scelto un compleanno casalingo (tanto il mio dura sempre settimane, è incominciato da giorni e so che durerà ancora molto nei festeggiamenti), e ho deciso di seguire i dettami della primavera nella medicina cinese: camminare liberamente al mattino nel cortile e sciogliere i capelli. Ho camminato nel salotto raccogliendo gli oggetti smarriti nei cambi valigia dei giorni passati, poi giustamente per realizzare la seconda parte ci ho messo un pò di più.
Ho visto 4 films e 3 inserti speciali, e ascoltato 4 cd. Lunedì 25 aprile avevo seguito un bel pò di commemorazioni e ricostruzioni storiche in tv.
Mi restano pur sempre 8 treccine da disfare.
Non sento più il braccio destro, ma in questo momento ho un'accconciatura molto interessante.
Ho scelto un compleanno casalingo (tanto il mio dura sempre settimane, è incominciato da giorni e so che durerà ancora molto nei festeggiamenti), e ho deciso di seguire i dettami della primavera nella medicina cinese: camminare liberamente al mattino nel cortile e sciogliere i capelli. Ho camminato nel salotto raccogliendo gli oggetti smarriti nei cambi valigia dei giorni passati, poi giustamente per realizzare la seconda parte ci ho messo un pò di più.
Ho visto 4 films e 3 inserti speciali, e ascoltato 4 cd. Lunedì 25 aprile avevo seguito un bel pò di commemorazioni e ricostruzioni storiche in tv.
Mi restano pur sempre 8 treccine da disfare.
Non sento più il braccio destro, ma in questo momento ho un'accconciatura molto interessante.
giovedì, aprile 21, 2005
HABEMUS STADIUM
Il post l'avevo scritto ieri, anzi ormai l'altroieri, poi salvato prima di uscire per postarlo di notte. Poi airport mi ha fatto le bizze, ci ho penato un pò, infine sono andata a dormire sconsolata e senza tentare il normale collegamento, molto caotico, coi cavi ad attraversarmi il letto. Dunque:
Eccoci, a Roma improvvisamente tutte le campane si sono messe a suonare, io proprio non ci pensavo, come tanti, che sarebbe successo così presto.
Siamo usciti a grappoli per le strade, incredibile come tutti sappiano già tutto, ognuno commenta da un lato all'altro del marciapiede... Le radio e le televisioni sono accese ovunque, come nei giorni di partita. Io giro un pò per sentire l'aria che tira nella mia città: manco da così tanto tempo, e poi in effetti ancora dovrei elaborare il lutto, secondo la più elementare psicanalisi. Nei bar si parla del Tedesco come di un terzino antipatico, uno che fa i falli e poi manco gli danno il cartellino giallo. Sapete, a Roma non c'è mai stato un gran feeling coi Tedeschi, quelli che ancora dicono Ciofanni Paolo insomma, dal tempo della guerra. Poi si sa, si alzano le spalle, la partita qui in centro storico è già finita e si va a casa, speriamo non ci siano disordini all'uscita.
Ho acceso la tv rientrando, e invece ecco lo stadio di San Pietro gremito di tifosi con gli slogan e le bandiere, tanto che nemmeno il campanone si sentiva più. Urbi et Orbi, ci abbiamo il Papa con la scarsa autostima che dichiara subito che lui è inadeguato, meno male ci pensa Dio.
Hmmm...
Ratzinger à quello che è contrario alle terapie naturali, perché le paragona alle eresie: solo la Chiesa, e non la medicina, deve occuparsi dello Spirito. Ci ha fatto pure un'enciclica, ci ha fatto.
Guardo la piazza, la gente invasata, le bandiere tedesche sventolate, i crocifissi branditi dimenticando che tra le dita si stringe il corpo martoriato del Cristo in croce. Ratzi si prende le mani in gesto di vittoria invece di benedire i fedeli.
Non c'è proprio più religione.
Eccoci, a Roma improvvisamente tutte le campane si sono messe a suonare, io proprio non ci pensavo, come tanti, che sarebbe successo così presto.
Siamo usciti a grappoli per le strade, incredibile come tutti sappiano già tutto, ognuno commenta da un lato all'altro del marciapiede... Le radio e le televisioni sono accese ovunque, come nei giorni di partita. Io giro un pò per sentire l'aria che tira nella mia città: manco da così tanto tempo, e poi in effetti ancora dovrei elaborare il lutto, secondo la più elementare psicanalisi. Nei bar si parla del Tedesco come di un terzino antipatico, uno che fa i falli e poi manco gli danno il cartellino giallo. Sapete, a Roma non c'è mai stato un gran feeling coi Tedeschi, quelli che ancora dicono Ciofanni Paolo insomma, dal tempo della guerra. Poi si sa, si alzano le spalle, la partita qui in centro storico è già finita e si va a casa, speriamo non ci siano disordini all'uscita.
Ho acceso la tv rientrando, e invece ecco lo stadio di San Pietro gremito di tifosi con gli slogan e le bandiere, tanto che nemmeno il campanone si sentiva più. Urbi et Orbi, ci abbiamo il Papa con la scarsa autostima che dichiara subito che lui è inadeguato, meno male ci pensa Dio.
Hmmm...
Ratzinger à quello che è contrario alle terapie naturali, perché le paragona alle eresie: solo la Chiesa, e non la medicina, deve occuparsi dello Spirito. Ci ha fatto pure un'enciclica, ci ha fatto.
Guardo la piazza, la gente invasata, le bandiere tedesche sventolate, i crocifissi branditi dimenticando che tra le dita si stringe il corpo martoriato del Cristo in croce. Ratzi si prende le mani in gesto di vittoria invece di benedire i fedeli.
Non c'è proprio più religione.
sabato, aprile 16, 2005
Risveglio a Roma
Sonata di pianoforte che aleggia nella mia stanza.
Apro un occhio ma mi rimane incollato, ho troppo sonno, e non mi va per niente di svegliarmi. Cerco la sveglia con la mano di lato sul comodino, senza spostare il resto del corpo.
Merda ho dimenticato di sbam disinserire la radiosveglia sbem l'ultima volta che sono partita accidenti sklunch nel buio non la vedo e non si spegne scratch eppure è strano ero convinta di averla spenta stomp macché oggi non ne vuole sapere di andare in snooze stum stum e ormai sono già un po' più cosciente...
Voce di soprano lirico che sale dalla radio, sdrum, si spegne. Ma il pianoforte continua a suonare.
Che stupida.
C'è Tony Tarantino, il mio amico pianista, ospite da stanotte in salone. Probabilmente si è appena alzato e già sta provando il mio pianoforte...
Apro un occhio ma mi rimane incollato, ho troppo sonno, e non mi va per niente di svegliarmi. Cerco la sveglia con la mano di lato sul comodino, senza spostare il resto del corpo.
Merda ho dimenticato di sbam disinserire la radiosveglia sbem l'ultima volta che sono partita accidenti sklunch nel buio non la vedo e non si spegne scratch eppure è strano ero convinta di averla spenta stomp macché oggi non ne vuole sapere di andare in snooze stum stum e ormai sono già un po' più cosciente...
Voce di soprano lirico che sale dalla radio, sdrum, si spegne. Ma il pianoforte continua a suonare.
Che stupida.
C'è Tony Tarantino, il mio amico pianista, ospite da stanotte in salone. Probabilmente si è appena alzato e già sta provando il mio pianoforte...
martedì, aprile 12, 2005
Dolce casa?
Here I am, si fa per dire.
Sono arrivata a casa alle 12 (atterraggio alle 9 del mattino, cioe' per la mia memoria fisica alle 3), ho dormito fino alle 15 e 30, poi ho visto l'Alberto, quello sincronico, poi sono andata a ritirare il computer, poi dall'analista (eh sì cari, la vita da star impone anche questo.), Tornando mi sono fermata dalla mia verduraia di fiducia a far due chiacchiere, poi via a cena fuori perche' ho il deserto nel frigorifero, per infine scoprire a quest'ora della notte seguente che grrrr non mi hanno riinstallato la scheda airport, oppure è rimasta scollegata, morale ho dovuto ricollegarmi col cavo telefonico per scaricare la posta di un mese.
Here we go, folks, mi restano circa 5 ore di sonno prima della partenza per Siena. Il bagaglio è fatto, io sono stravolta ma ovviamente ora per me sono le 7 di sera e non ho sonno manco a morì...
Sono arrivata a casa alle 12 (atterraggio alle 9 del mattino, cioe' per la mia memoria fisica alle 3), ho dormito fino alle 15 e 30, poi ho visto l'Alberto, quello sincronico, poi sono andata a ritirare il computer, poi dall'analista (eh sì cari, la vita da star impone anche questo.), Tornando mi sono fermata dalla mia verduraia di fiducia a far due chiacchiere, poi via a cena fuori perche' ho il deserto nel frigorifero, per infine scoprire a quest'ora della notte seguente che grrrr non mi hanno riinstallato la scheda airport, oppure è rimasta scollegata, morale ho dovuto ricollegarmi col cavo telefonico per scaricare la posta di un mese.
Here we go, folks, mi restano circa 5 ore di sonno prima della partenza per Siena. Il bagaglio è fatto, io sono stravolta ma ovviamente ora per me sono le 7 di sera e non ho sonno manco a morì...
sabato, aprile 09, 2005
Non dormiro' nemmeno stavolta
Ok, si riparte.
Meta' disco e' finito, e suona magnificamente. Il resto e' praticamente pronto per le rifiniture, e incomincio inaspettatamente a vederne il compimento fra pochi mesi: il mastering, altra tappa cosi' fondamentale cui vorrei assistere...
Friggo, vibro dalla testa ai piedi come se fossi un diapason appena percosso. Mi sembra di impazzire talmente sono piena di energia che non so dove altro mettere.
Vorrei uscire, stare in piedi tutta la notte, ma gli altri sono stanchi e anche Julie stara' a casa con Zoe'. Mi mettero' a fare i bagagli, tanto prima o poi tocca.
Stranissima la sensazione che ho, di non essere assolutamente pronta a ripartire, anche se ho fatto tutto cio' che volevo, e perfino molto, ma molto di piu'...
Da domani (lunedi' mattina per voi) si torna nell'altra normalita': quella del pressapochismo, del ci vediamo verso, del tarallucci e vino (buoni, per carita'), della fanghiglia, della mediocrita', della mancanza di obbiettivi concreti, del chiacchiericcio riempitivo, del girare manovelle per fare e vendere fumo, niente ideali, molta falsita', del sano provincialismo, una buona dose di nepotismo, pochissime speranze, e nessun desiderio di eccellenza...
Mio Dio, quanto non appartengo piu' a quella realta'.
Meta' disco e' finito, e suona magnificamente. Il resto e' praticamente pronto per le rifiniture, e incomincio inaspettatamente a vederne il compimento fra pochi mesi: il mastering, altra tappa cosi' fondamentale cui vorrei assistere...
Friggo, vibro dalla testa ai piedi come se fossi un diapason appena percosso. Mi sembra di impazzire talmente sono piena di energia che non so dove altro mettere.
Vorrei uscire, stare in piedi tutta la notte, ma gli altri sono stanchi e anche Julie stara' a casa con Zoe'. Mi mettero' a fare i bagagli, tanto prima o poi tocca.
Stranissima la sensazione che ho, di non essere assolutamente pronta a ripartire, anche se ho fatto tutto cio' che volevo, e perfino molto, ma molto di piu'...
Da domani (lunedi' mattina per voi) si torna nell'altra normalita': quella del pressapochismo, del ci vediamo verso, del tarallucci e vino (buoni, per carita'), della fanghiglia, della mediocrita', della mancanza di obbiettivi concreti, del chiacchiericcio riempitivo, del girare manovelle per fare e vendere fumo, niente ideali, molta falsita', del sano provincialismo, una buona dose di nepotismo, pochissime speranze, e nessun desiderio di eccellenza...
Mio Dio, quanto non appartengo piu' a quella realta'.
Fuckin' Net
Ieri nel momento in cui ho cliccato publish, Blogger ha deciso di non rispondere piu' e mi si e' disintegrata una pagina intera scritta con tanto amore. In genere sul mio Mac salvo mentre scrivo, memore di altre disastrose perdite strada facendo. Ma sul pc non so come si fa... Insomma, malgrado tutti i miei tentativi di tornare indietro e recuperare la schermata, no way! Il mio scritto e' svanito nell'iperspazio telematico.
Anyway, saro' breve, perche' sono tornata adesso dallo studio di registrazione, sono le due di notte e sono tramortita.
Bellissimo lavorare cosi'. Voglio lavorare tantissimo, dippiu'. E' il non lavorare che mi stressa! Qui per questo e' un vero paradiso, e da stamattina I've got so many things done, that's amazing!
Abbiamo impostato tutta la grafica per la copertina del disco, deciso che avro' un mio logo e un mio marchio per la mia etichetta discografica personale, fatto un sacco di foto su sfondi ipermoderni, specchiandomi nei vetri dei grattacieli guarda di qui e guarda di la', gira la testa sorridi stai seria, missato 3 pezzi in maniera superlativa, con delle soluzioni anche di arrangiamento che mi piacciono un casino; deciso lo scheduling per domani (missaggio di altri 3 brani, and some other stuff), preparato il lavoro da fare con Jerry Coker. Ho anche scritto svariate e-mails di lavoro fra un passaggio a casa e l'altro, visto il tg3 delle 14 e 20 (vostre) sul web, scambiato sms con l'Italia per vedere di mandare avanti anche altri aspetti del lavoro, nonche' le mie relazioni personali con molti di voi, che appena vi illuminate su qualche argomento tecnico o artistico mi scrivete un messaggio, a qualsivoglia ora del giorno e della notte.
By the way, ieri ho cantato con il trio di Mark Boling, cioe' il mio trio, ormai. Fantastico come al solito, anzi forse ancor piu' del solito, tanto che i guys mi han chiesto di avvisarli con molto anticipo su quando torno, cosi' ce la prendiamo piu' comoda e suoniamo di piu' insieme. Dopo il nostro gig sono passata a salutare anche Donald Brown nell'altro club. Che bello sparire fra le braccia di questi uomini cosi' GRANDI. Che bello che ogni volta mi chiaman su per la jam e mi chiedono di cantare cose che nessun altro cantante fa, like Footprints, for example, e si deliziano sensibilmente delle liberta' che insieme ci prendiamo nell'esecuzione, nell'arrangiamento estemporaneo, nei soli, nel finale.
Sono riuscita a scoprire in questo momento come salvare questo file sul desktop del computer di Betsy che mi ospita. Stavolta il server non mi frega.
Insomma, folks, I'm gonna go sleeping. I'm killed. And tomorrow's gonna be wild again... So, goodnight, take care y'all!
Anyway, saro' breve, perche' sono tornata adesso dallo studio di registrazione, sono le due di notte e sono tramortita.
Bellissimo lavorare cosi'. Voglio lavorare tantissimo, dippiu'. E' il non lavorare che mi stressa! Qui per questo e' un vero paradiso, e da stamattina I've got so many things done, that's amazing!
Abbiamo impostato tutta la grafica per la copertina del disco, deciso che avro' un mio logo e un mio marchio per la mia etichetta discografica personale, fatto un sacco di foto su sfondi ipermoderni, specchiandomi nei vetri dei grattacieli guarda di qui e guarda di la', gira la testa sorridi stai seria, missato 3 pezzi in maniera superlativa, con delle soluzioni anche di arrangiamento che mi piacciono un casino; deciso lo scheduling per domani (missaggio di altri 3 brani, and some other stuff), preparato il lavoro da fare con Jerry Coker. Ho anche scritto svariate e-mails di lavoro fra un passaggio a casa e l'altro, visto il tg3 delle 14 e 20 (vostre) sul web, scambiato sms con l'Italia per vedere di mandare avanti anche altri aspetti del lavoro, nonche' le mie relazioni personali con molti di voi, che appena vi illuminate su qualche argomento tecnico o artistico mi scrivete un messaggio, a qualsivoglia ora del giorno e della notte.
By the way, ieri ho cantato con il trio di Mark Boling, cioe' il mio trio, ormai. Fantastico come al solito, anzi forse ancor piu' del solito, tanto che i guys mi han chiesto di avvisarli con molto anticipo su quando torno, cosi' ce la prendiamo piu' comoda e suoniamo di piu' insieme. Dopo il nostro gig sono passata a salutare anche Donald Brown nell'altro club. Che bello sparire fra le braccia di questi uomini cosi' GRANDI. Che bello che ogni volta mi chiaman su per la jam e mi chiedono di cantare cose che nessun altro cantante fa, like Footprints, for example, e si deliziano sensibilmente delle liberta' che insieme ci prendiamo nell'esecuzione, nell'arrangiamento estemporaneo, nei soli, nel finale.
Sono riuscita a scoprire in questo momento come salvare questo file sul desktop del computer di Betsy che mi ospita. Stavolta il server non mi frega.
Insomma, folks, I'm gonna go sleeping. I'm killed. And tomorrow's gonna be wild again... So, goodnight, take care y'all!
giovedì, aprile 07, 2005
CHANGES
Changes, cosi' si chiamano gli accordi musicali, da queste parti.
Perche' l'armonia, profondamente, si fonda sul cambiamento, e non sulla stasi.
A dirglielo, al Berlusca. Il Paese e' cambiato, il mondo e' cambiato. Anche a questi Repubblicani di qui, bisognerebbe ficcargli degli stecchini negli occhi, e metterli a guardarsi intorno, ma davvero e per sempre come in Huis Clos di Jean Paul Sartre.
Non solo. Nel jazz i changes, le armonie, si sostituiscono in continuazione.
A me il mondo piace cosi': mobile, vivo, cangiante.
Invece hanno messo una foto terribile su Repubblica: Bush 1 e 2 e signora, Clinton un po' scocciato, e i piedi, ma solo i piedi con le scarpe rosse, del Papa. Come in un brutto collage, tutto cio' che non cambia buttato li' alla rinfusa, a pezzi. Le facce finte, i piedi morti...
Meno male che almeno si incominciano a vincere le elezioni.
Perche' l'armonia, profondamente, si fonda sul cambiamento, e non sulla stasi.
A dirglielo, al Berlusca. Il Paese e' cambiato, il mondo e' cambiato. Anche a questi Repubblicani di qui, bisognerebbe ficcargli degli stecchini negli occhi, e metterli a guardarsi intorno, ma davvero e per sempre come in Huis Clos di Jean Paul Sartre.
Non solo. Nel jazz i changes, le armonie, si sostituiscono in continuazione.
A me il mondo piace cosi': mobile, vivo, cangiante.
Invece hanno messo una foto terribile su Repubblica: Bush 1 e 2 e signora, Clinton un po' scocciato, e i piedi, ma solo i piedi con le scarpe rosse, del Papa. Come in un brutto collage, tutto cio' che non cambia buttato li' alla rinfusa, a pezzi. Le facce finte, i piedi morti...
Meno male che almeno si incominciano a vincere le elezioni.
mercoledì, aprile 06, 2005
Forbidden City
Oggi provo a postare e mi dice che Blogger e' forbidden.
Mi sono arrivati quaggiu' in America i due sms della protezione civile che praticamente dicono di rinunciare a fare quasi tutto.
Leggo Repubblica su Internet, 350 voli cancellati. Bush e' arrivato li' da voi. Qua siamo senza.
Difficile postare in questi giorni, mi dicevo, ma pensavo ai contenuti. Invece si tratta di blocco totale.
Sono riuscita solo ora ad accedere al mio blog dal mio sito, aggirando evidentemente l'ostacolo che si era misteriosamente venuto a creare sul server. Volevo dirvi altre cose, invece mi ritrovo con tutte le strade bloccate, come a Roma.
Guardo in diretta dentro la Basilica di San Pietro, la salma del Papa immobile e tutti che si muovono e non possono fermarsi. La ripresa via web cam ha un ritmo di immagini strano, come irreale, ma in compenso si sentono i rumori dei passi e la tosse della gente come se fosse qui in casa.
Solo ai potenti e' concessa la sosta, ma non viene ripresa da questa postazione. E fuori file che nei giorni sono state annunciate di 6, di 10, di 13 ore. Anzi le file verranno chiuse, leggo, 24 ore prima della fine, perche' probabilmente ormai dal fondo nemmeno in 24 ore ce la faranno ad arrivargli ai piedi.
Leggo del blocco del traffico di venerdi' e dei maxischermi da rockstar nelle piazze. Per chissa' quale meccanismo di difesa psicologica penso compulsivamente "ma l'avro' chiuso il gas a casa a Roma?", e "chissa' se Fiorella ha innaffiato le piante?"... Cerco di immaginare la scala, gradini 88 come i tasti del pianoforte, tranquilla come al solito nel suo silenzio antico. Visualizzo il telefono, la segreteria telefonica, la porta della cucina. Mi riscuoto dicendomi "ma che mi prende...?"...
Spero proprio che lunedi' il mio arrivo a Fiumicino sia tranquillo... Visualizzo Loretta che mi aspetta in aereoporto, io col carrello e le mie due valigie, lo zainetto in spalla e l'aria serena per non avere grane perfettamente inutili con la dogana, che gia' i controlli americani mi sono bastati.
Molto meglio, grazie. L'abbraccio di Loretta e' caldo, mi sento a casa. Agogno il primo cappuccino col cornetto...
Il pomeriggio finalmente andro' a ritirare a Roma il mio I-Book, stavolta riparato gratis dalla Apple (scheda logic fuori uso per difetto di fabbrica, ma nessun dato perso). Il mio buon amico Chris mi ha annunciato via sms la guarigione del mio portatile, e almeno questo mi rinfranca.
Mi sono arrivati quaggiu' in America i due sms della protezione civile che praticamente dicono di rinunciare a fare quasi tutto.
Leggo Repubblica su Internet, 350 voli cancellati. Bush e' arrivato li' da voi. Qua siamo senza.
Difficile postare in questi giorni, mi dicevo, ma pensavo ai contenuti. Invece si tratta di blocco totale.
Sono riuscita solo ora ad accedere al mio blog dal mio sito, aggirando evidentemente l'ostacolo che si era misteriosamente venuto a creare sul server. Volevo dirvi altre cose, invece mi ritrovo con tutte le strade bloccate, come a Roma.
Guardo in diretta dentro la Basilica di San Pietro, la salma del Papa immobile e tutti che si muovono e non possono fermarsi. La ripresa via web cam ha un ritmo di immagini strano, come irreale, ma in compenso si sentono i rumori dei passi e la tosse della gente come se fosse qui in casa.
Solo ai potenti e' concessa la sosta, ma non viene ripresa da questa postazione. E fuori file che nei giorni sono state annunciate di 6, di 10, di 13 ore. Anzi le file verranno chiuse, leggo, 24 ore prima della fine, perche' probabilmente ormai dal fondo nemmeno in 24 ore ce la faranno ad arrivargli ai piedi.
Leggo del blocco del traffico di venerdi' e dei maxischermi da rockstar nelle piazze. Per chissa' quale meccanismo di difesa psicologica penso compulsivamente "ma l'avro' chiuso il gas a casa a Roma?", e "chissa' se Fiorella ha innaffiato le piante?"... Cerco di immaginare la scala, gradini 88 come i tasti del pianoforte, tranquilla come al solito nel suo silenzio antico. Visualizzo il telefono, la segreteria telefonica, la porta della cucina. Mi riscuoto dicendomi "ma che mi prende...?"...
Spero proprio che lunedi' il mio arrivo a Fiumicino sia tranquillo... Visualizzo Loretta che mi aspetta in aereoporto, io col carrello e le mie due valigie, lo zainetto in spalla e l'aria serena per non avere grane perfettamente inutili con la dogana, che gia' i controlli americani mi sono bastati.
Molto meglio, grazie. L'abbraccio di Loretta e' caldo, mi sento a casa. Agogno il primo cappuccino col cornetto...
Il pomeriggio finalmente andro' a ritirare a Roma il mio I-Book, stavolta riparato gratis dalla Apple (scheda logic fuori uso per difetto di fabbrica, ma nessun dato perso). Il mio buon amico Chris mi ha annunciato via sms la guarigione del mio portatile, e almeno questo mi rinfranca.
sabato, aprile 02, 2005
SURPRISE PARTY
Non capiro' mai come fanno 'sti americani ad essere veramente e sinceramente sorpresi se arrivando a casa proprio la sera del loro compleanno vi trovano maguardaunpo' mille macchine in fila lungo il viale d'accesso (dovendo di conseguenza farselo a piedi nel buio fino alla porta d'entrata). Il dubbio non gli viene finche' non entrano, e anche li' rimangono comunque astonished. Che grandi Peter Pan che sono, e come tutto e' sempre Disneyland...
Comunque sia, grande urlo di Surprise! e Happy Birthday! e poi canti preparati in coro, e armonizzati per giunta, con balletti e scenette, parole sostituite per raccontare la storia della vita del festeggiato, grandi poster con le foto da zero a 40 anni, decorazioni in tutta la casa, band di blues con tanto di amplificazione, megacappellini di palloncini, torta fatta a Colosseo (giuro!) perche' il festeggiato e' di origine italiana... Insomma tutta la letteratura delle sane buone fiction che conoscete.
Io per domani che vado a pranzo dai francesi, ho gia' comprato il Chianti, perche' so che loro ci hanno il formaggio buono, ci hanno. Certo che anche noi europei in quanto a folclore non scherziamo.
Per rifarmi diro' che stasera al ritorno dalla festa ho gia' organizzato la settimana a venire, con tutti gli appuntamenti di lavoro: riascolto critico delle registrazioni insieme a Mark, missaggio con Allen, messa a punto delle registrazioni di Jerry (Coker), incontro di Bob che si occupera' del design della copertina... Mamma mia, mi sento un vero manager.
Dulcis in fundo, metto tutti gli orologi un'ora avanti, perche' stanotte anche qui scatta l'ora legale e torno ad essere a 6 ore di distanza da voi che siete in Italia. Praticamente, io vado a dormire ma voi se non fosse domenica stareste per alzarvi. Goodnight, folks!
Comunque sia, grande urlo di Surprise! e Happy Birthday! e poi canti preparati in coro, e armonizzati per giunta, con balletti e scenette, parole sostituite per raccontare la storia della vita del festeggiato, grandi poster con le foto da zero a 40 anni, decorazioni in tutta la casa, band di blues con tanto di amplificazione, megacappellini di palloncini, torta fatta a Colosseo (giuro!) perche' il festeggiato e' di origine italiana... Insomma tutta la letteratura delle sane buone fiction che conoscete.
Io per domani che vado a pranzo dai francesi, ho gia' comprato il Chianti, perche' so che loro ci hanno il formaggio buono, ci hanno. Certo che anche noi europei in quanto a folclore non scherziamo.
Per rifarmi diro' che stasera al ritorno dalla festa ho gia' organizzato la settimana a venire, con tutti gli appuntamenti di lavoro: riascolto critico delle registrazioni insieme a Mark, missaggio con Allen, messa a punto delle registrazioni di Jerry (Coker), incontro di Bob che si occupera' del design della copertina... Mamma mia, mi sento un vero manager.
Dulcis in fundo, metto tutti gli orologi un'ora avanti, perche' stanotte anche qui scatta l'ora legale e torno ad essere a 6 ore di distanza da voi che siete in Italia. Praticamente, io vado a dormire ma voi se non fosse domenica stareste per alzarvi. Goodnight, folks!
venerdì, aprile 01, 2005
Ho sognato il saggio...
Here we go, vi scrivo mentre sono da Starbucks a tentare un Vanilla Lattey che e' la cosa piu' vicina a un cappuccino, checche' loro ne dicano. Da capire perche' il piu' piccolo formato e' Tall, figuriamoci gli altri 2 piu' grandi. Ho con me le riviste Wired e Macworld appena comprate da Kroger, per evitare i quotidiani che dicono solo cazzate e sono invasi dalla polemica su Terri Shaiavo (eh si', cosi' si pronuncia), che mi pare ormai sia titolata morta . Non e' che si capisce bene, perche' le polemiche sono ancora tantissime e a me sembra proprio l'immagine della follia americana: tenere in vita un morto, mentre si ammazzano migliaia di vivi.
Da quando sono senza computer ho un po' perso l'abitudine di viverci attaccata. Controllo mollemente la posta una volta al giorno, ho mails in arretrato da scrivere, e posto briefly e non sempre.
Ero arrivata a Knoxville col sole, ma da ieri il tempo e' uggioso e sono uggiosa anch'io.
Anyway ho sognato qualche giorno fa il saggio di Siena Jazz 2005. Non conosco miglior sistema per trovare soluzioni creative, il casino e' riuscire a sognare quello che ti serve al momento...
Invece voila', il saggio e' pronto in my mind come Georgia. Complimenti a tutti i miei allievi, l'idea e' ottima e voi siete stati bravissimi.
Poi c'e' che la sera del mio arrivo (mercoledi' 30) ho rivisto Donald Brown, Mark Boling, David Slack e un altro bunch of people, con cui ho scambiato hugs calorosi a tutto spiano, e molta buona musica. Ho spettegolato un po' con Julie di matrimoni, separazioni e altre novita' locali, anche: un po' di sane chiacchiere tra amiche non guastano mai...
La vita scorre tranquilla, ieri ho suonato il piano e cantato standards tutto il giorno. I WANT YOU TO PRACTICE EVERY DAY e' il motto che ogni musicista ha appeso sulla porta del suo studio.
Infatti, I'm practicing.
Da quando sono senza computer ho un po' perso l'abitudine di viverci attaccata. Controllo mollemente la posta una volta al giorno, ho mails in arretrato da scrivere, e posto briefly e non sempre.
Ero arrivata a Knoxville col sole, ma da ieri il tempo e' uggioso e sono uggiosa anch'io.
Anyway ho sognato qualche giorno fa il saggio di Siena Jazz 2005. Non conosco miglior sistema per trovare soluzioni creative, il casino e' riuscire a sognare quello che ti serve al momento...
Invece voila', il saggio e' pronto in my mind come Georgia. Complimenti a tutti i miei allievi, l'idea e' ottima e voi siete stati bravissimi.
Poi c'e' che la sera del mio arrivo (mercoledi' 30) ho rivisto Donald Brown, Mark Boling, David Slack e un altro bunch of people, con cui ho scambiato hugs calorosi a tutto spiano, e molta buona musica. Ho spettegolato un po' con Julie di matrimoni, separazioni e altre novita' locali, anche: un po' di sane chiacchiere tra amiche non guastano mai...
La vita scorre tranquilla, ieri ho suonato il piano e cantato standards tutto il giorno. I WANT YOU TO PRACTICE EVERY DAY e' il motto che ogni musicista ha appeso sulla porta del suo studio.
Infatti, I'm practicing.