domenica, febbraio 06, 2005
Spring is in the air...
Domenica mattina.
Il cortile è molto silenzioso, il cielo ha un azzurro intenso, fa freddo, ma gli uccelli già sono in fermento per la primavera in arrivo, lo sento.
Forse per questo mi sono alzata alle 8:30.
Un bel tè al latte (non bevo caffè da un paio di settimane, per disintossicarmene), e il controllo della posta elettronica col mug accanto da sorseggiare. 'Orco, penso guardandoci dentro, è già finito, tocca rifarne dell'altro.
La primavera la sento nelle ossa, nelle vene, nelle fibre dei muscoli, nei tendini.
Ho voglia di uscire subito, stamattina, per andare a respirare in giro per il centro, magari salendo al Pincio e riscendendo per piazza di Spagna.
Mi bruciano i piedi, le gambe vanno da sole, insomma ora vado e mi preparo in cinque minuti.
Ma ci tenevo a postare, visto che ultimamente latito... Il lavoro è ripreso nel 2005 a un ritmo vorticoso, oppure sono io che non ci sto più dietro? Mi sento molto felice per le cose che ho scelto di fare, per quelle che ho scelto di non fare, per come faccio il mio mestiere, per le scoperte che continuo a fare quotidianamente, per come le condivido e le trasmetto...
...Ma come al solito manca poi il tempo per me stessa, e mi tocca ritagliarmelo a caso su e giù per la settimana, o in ore strane come questa di domenica mattina, mentre il resto del mondo dorme ancora a pugni chiusi... Sarebbe anche Carnevale, ma io mica me ne sono accorta...
La vita è bella. Venerdì parto per Lisbona, vado a ritrovare il mio amico Pedro, regista cinematografico, e un pò di me con lui che è stato mio compagno di classe dall'asilo ai primi anni di liceo. Quattro giorni di esplorazioni in giro per la Lisbona vecchia e nuova, e chissà cos'altro? Sicuramente molto fado, quello autentico, di cui Pedro è un vero intenditore.
E poi solo il tempo di cambiare valigia, o forse neanche, e il martedì seguente si riparte per Siena Jazz e le sue nuove avventure.
Mancherà allora poco più di un mese alla mia ripartenza per gli States. Wow! Si vola...
Il cortile è molto silenzioso, il cielo ha un azzurro intenso, fa freddo, ma gli uccelli già sono in fermento per la primavera in arrivo, lo sento.
Forse per questo mi sono alzata alle 8:30.
Un bel tè al latte (non bevo caffè da un paio di settimane, per disintossicarmene), e il controllo della posta elettronica col mug accanto da sorseggiare. 'Orco, penso guardandoci dentro, è già finito, tocca rifarne dell'altro.
La primavera la sento nelle ossa, nelle vene, nelle fibre dei muscoli, nei tendini.
Ho voglia di uscire subito, stamattina, per andare a respirare in giro per il centro, magari salendo al Pincio e riscendendo per piazza di Spagna.
Mi bruciano i piedi, le gambe vanno da sole, insomma ora vado e mi preparo in cinque minuti.
Ma ci tenevo a postare, visto che ultimamente latito... Il lavoro è ripreso nel 2005 a un ritmo vorticoso, oppure sono io che non ci sto più dietro? Mi sento molto felice per le cose che ho scelto di fare, per quelle che ho scelto di non fare, per come faccio il mio mestiere, per le scoperte che continuo a fare quotidianamente, per come le condivido e le trasmetto...
...Ma come al solito manca poi il tempo per me stessa, e mi tocca ritagliarmelo a caso su e giù per la settimana, o in ore strane come questa di domenica mattina, mentre il resto del mondo dorme ancora a pugni chiusi... Sarebbe anche Carnevale, ma io mica me ne sono accorta...
La vita è bella. Venerdì parto per Lisbona, vado a ritrovare il mio amico Pedro, regista cinematografico, e un pò di me con lui che è stato mio compagno di classe dall'asilo ai primi anni di liceo. Quattro giorni di esplorazioni in giro per la Lisbona vecchia e nuova, e chissà cos'altro? Sicuramente molto fado, quello autentico, di cui Pedro è un vero intenditore.
E poi solo il tempo di cambiare valigia, o forse neanche, e il martedì seguente si riparte per Siena Jazz e le sue nuove avventure.
Mancherà allora poco più di un mese alla mia ripartenza per gli States. Wow! Si vola...