mercoledì, gennaio 11, 2006

Analogicamente virtuale

Corro, corro, corro... Mi linko, clicco qui e mi double-clicco là... Send, mail, post, apro file, allego foto, registro memo vocali...

Cavolo, la swing band al World Grotto era proprio pazzesca... I fiati erano ancora su quando siamo arrivati io e Tom, poi hanno fatto un po' di marching band attraverso la sala delle esposizioni di quadri e fotografie, e sono infine scesi al piano di sotto, dove li aspettava la ritmica. Avanzavano col passo tipico che credo si chiami eight-four, che sarebbe che fai otto passi in un metro (4 inches, ma potrebbe essere eight-three, mò richiedo a Tom) così tutti lo sanno e i fiati non si accartocciano l'uno sull'altro mentre avanzano.
Ci avevano un swing di quelli da sotto, che ti prende in pancia e ti sposta i piedi in avanti e il culo indietro, una roba che se non ti buttavi immediatamente in mezzo alla sala a ballare ti sentivi male.

Ieri mi sono vista un documentario su Bird, ho pianto ricordando Camarillo e Pannonica.

Domattina vado ad assistere alla prima lezione di piano per non-pianists di Jerry Coker: mi ha chiesto di esserci perché vuole assolutamente che io veda come imposta il corso con gli allievi. Ricordate? E' il corso che mi ha insegnato gratis e privatamente due estati fa affinché portassi i suoi insegnamenti a voialtri zucconi che malgrado tutto studiate (praticate) sempre troppo poco e non vi rendete conto dell'oro che vi cola benedetto fra le mani...

Giovedì e venerdì sera a suonare con Donald e chi c'è c'è, tanto ormai si sa che si finisce minimo in undici. Al contrario del calcio, forse perché anche se fai fallo (e giù 5e e 9e accidentate...) nel jazz nessuno ti ammonisce, anzi.

Nei giorni passati sono stata a sentir messa battista e coro Gospel, mi batteva forte il cuore quando il predicatore chiedeva ripetutamente se stavamo bene, e noi yeah!, se sentivamo la gioia, e noi oh yeah!, se stavamo veramente celebrating, festeggiando, e noi Amen! Halleluyah!... Piangevo mentre cantavamo tutti in coro e tenendoci per mano Amazing Grace... Pensavo quanto sono fortunata, che cosa speciale essere qui...

Poi è un tutto un turbinìo di persone, idee, musica, se penso che tutto questo purtroppo finirà domenica mi sento male.

Oggi giornata in internet a cercare di chiarire gli ultimi punti tecnici della post-produzione, persa fra l'assegnazione del codice a barre e dei ISRC numbers. A proposito, fatevi un giro su www.cdbaby.com (e anche .net), che sarà il mio sito di vendita per il cd, linkato direttamente dal mio nuovo sito (in costruzione) www.fabriziabarresi.com.

Comunicare con loro è una pacchia, sono organizzatissimi e rispondono via e-mail a strettissimo giro di posta (minuti, durante le ore lavorative). Analogicamente si trovano nell'Oregon, e sono tutti parecchio svegli e davvero rivoluzionari nel modo di gestire il business delle indies. I proventi me li pagheranno via PayPal, meglio di così!

Ragazzi, a forza di frequentare questo perfettissimo e simpaticissimo mondo virtuale (ma efficace), quello analogico, lento come una lumaca e pieno di inutili attese e impedimenti obsoleti, incomincia seriamente a darmi sui nervi. Qui (nel web) ogni cosa si realizza subito, za-zzà, e non ci pensi più. E poi questa facilità di ricerca e ritrovamento...

Oggi ho digitato su Google HOW TO GET ISRC NUMBERS ed eccomi qua linkata (oh quanto mi son sentita stupida) al sito che comunque avevo già scelto da tempo per farmi da vetrina e da venditore ufficiale...

Ok, ok, domenica riparto e da lunedì mattina sarò di nuovo ufficialmente in Italia.

Però ogni volta che rimango qui per un po' mi cambia una cellula, e piano piano lo sento che sto mutando....

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