venerdì, settembre 16, 2005
READY, GO!
Faccio la mia quotidiana passeggiata antistress girovagando qui intorno, e vado scoprendo negozietti, caffetterie, librerie alternative, ma anche molte scritte inquietanti.
Mi sono prenotata per martedì una seduta di reflessologia plantare proprio davanti casa, e sono andata a curiosare per orari e prezzi al tanning salon in una delle piazze (si fa per dire) qui accanto. Prima o poi mi vado anche a far le unghie da All about nails, in una casetta gialla e verde tipo Hansel e Gretel al di là della strada.
La famiglia Langou è approdata sana e salva a casa mia a Roma, ma io sono qui in piena concentrazione.
Ho preparato la scaletta dettagliata delle cose da fare in questi prossimi tre giorni con Allen: le mie registrazioni, i missaggi, le registrazioni con Jerry Coker, gli arrangiamenti.
Sono 5 giorni che ci rincorriamo con Allen senza riuscire a parlarci. Alla fine abbiamo convenuto insieme che la via telematica era comunque la più sicura, e ci siamo dati appuntamento qui per domani all’una.
E’ che mi deve per forza venire a prendere! Qui i taxi sono una chimera, per non parlare degli autobus, e lui è comunque fuori città quanto me, ma dall’altra parte.
Mi ha spiegato che il suo cellulare ormai si era rivelato inutile, e per questo il numero risulta non più attivo. Fa orari da matti (stamattina aveva un gig – un concerto – alle 8, dicasi 8, e poi di corsa andava in ufficio),,, Poi non si ricorda mai come si riascoltano i messaggi in segreteria, e siccome dimenticava sempre il cellulare in macchina c’era sempre gente che non capiva come mai non veniva mai richiamata. Mi viene a prendere, certo, con dei deliziosi tacos presi al drive thru da mangiare strada facendo, come al solito.
Alla sua e-mail gentilissima ho risposto con oggetto “will you marry me?” visto che mi pare che conduciamo una vita molto simile e che anch’io ne combino delle belle in quanto a perdite e dimenticanze.
Quando finalmente mi ha chiamata stasera a casa e mi ha trovata, ha subito detto che accettava senz’altro la mia proposta. Abbiamo riso molto, ma qui è talmente facile sposarsi (si può fare dal giorno all’indomani, basta la carta di identità) che può succedere di tutto.
Il seguito alla prossima puntata.
Mi sono prenotata per martedì una seduta di reflessologia plantare proprio davanti casa, e sono andata a curiosare per orari e prezzi al tanning salon in una delle piazze (si fa per dire) qui accanto. Prima o poi mi vado anche a far le unghie da All about nails, in una casetta gialla e verde tipo Hansel e Gretel al di là della strada.
La famiglia Langou è approdata sana e salva a casa mia a Roma, ma io sono qui in piena concentrazione.
Ho preparato la scaletta dettagliata delle cose da fare in questi prossimi tre giorni con Allen: le mie registrazioni, i missaggi, le registrazioni con Jerry Coker, gli arrangiamenti.
Sono 5 giorni che ci rincorriamo con Allen senza riuscire a parlarci. Alla fine abbiamo convenuto insieme che la via telematica era comunque la più sicura, e ci siamo dati appuntamento qui per domani all’una.
E’ che mi deve per forza venire a prendere! Qui i taxi sono una chimera, per non parlare degli autobus, e lui è comunque fuori città quanto me, ma dall’altra parte.
Mi ha spiegato che il suo cellulare ormai si era rivelato inutile, e per questo il numero risulta non più attivo. Fa orari da matti (stamattina aveva un gig – un concerto – alle 8, dicasi 8, e poi di corsa andava in ufficio),,, Poi non si ricorda mai come si riascoltano i messaggi in segreteria, e siccome dimenticava sempre il cellulare in macchina c’era sempre gente che non capiva come mai non veniva mai richiamata. Mi viene a prendere, certo, con dei deliziosi tacos presi al drive thru da mangiare strada facendo, come al solito.
Alla sua e-mail gentilissima ho risposto con oggetto “will you marry me?” visto che mi pare che conduciamo una vita molto simile e che anch’io ne combino delle belle in quanto a perdite e dimenticanze.
Quando finalmente mi ha chiamata stasera a casa e mi ha trovata, ha subito detto che accettava senz’altro la mia proposta. Abbiamo riso molto, ma qui è talmente facile sposarsi (si può fare dal giorno all’indomani, basta la carta di identità) che può succedere di tutto.
Il seguito alla prossima puntata.