giovedì, settembre 29, 2005

Amore e Odio

Amo questo paese.

Ora che incomincio a sentire la discesa verso la partenza, sento anche quanto sono legata, e ogni volta di piu', a questi luoghi, a questa gente, a questa musica che pervade tutto, sempre, nel bene e nel male, e rimane vitale anche nella morte.

Lo so che critico tante cose di qui. Ma ne critico anche in Italia, quando sono li', ed indubbiamente e' perche' amo anche l'Italia.

L'India e' forse l'unico paese dove non mi e' mai venuto in mente di criticare. Eppure, mamma mia quanto ci sarebbe da dire...

Ma l'India e' quello che e', e qualunque cosa accada (e sono sempre cose terribili), improvvisamente ti sorride coi suoi occhi scuri, i suoi sorrisi bianchi e sdentati, mostrandoti che va tutto bene, va veramente tutto bene, perche' la morte non esiste. E tu ti senti impotente, e anche parecchio stupido. L'India e' un paese che ti fa fermare, dire basta al pregiudizio, e finalmente forse ti fa cominciare a vivere.

Ho sempre detto che per me l'America e' la mia India dalla parte opposta dell'oceano.

Cristoforo Colombo che va a cercare le Indie, e invece trova l'America, io lo capisco profondamente. Sono errori possibili, perche' in realta' c'e' molto in comune fra le due Indie. Per questo i due continenti si parlano ancora a distanza di secoli e millenni.

Vorrei non dover partire, ancora una volta.

E lo so che in Italia, in Europa, mi sento a mio agio per tante cose, e la mia vita e' piena di tante cose bellisssime, e di persone splendide, come voi che mi state leggendo, per esempio.

Ma qui ogni volta accadono miracoli per me, esattamente come in India. E anche se intorno esiste un'America violenta, insulsa, cattiva, senza cervello ne' cuore (ma questa descrizione si applica anche all'Italia e al mondo intero), esiste pur sempre un'America di persone bellissime, generose, sincere, semplici, e che amo.

Amo la semplicita' del jeans e della t-shirt, con sotto le scarpe da ginnastica, sempre. Amo la facilita' con cui tutto viene eseguito, detto e fatto, senza tanti giri di fatti e di parole, senza attese interminabili, senza impedimenti.

Amo questo vivere senza orari e senza convenzioni, si mangia quando ci pare, ci si veste come ci pare, si suona anche come ci pare, la gente balla mentre io canto free, e' free anche la gente evidentemente, altrimenti come potrebbe ballare sul nulla? Si colgono mirtilli nei cespugli, ci si saluta con la mano lungo la strada anche se non ci si conosce, tanto per dire che insomma siamo amici lo stesso; ci si chiede, nei negozi e al telefono, come stai oggi? e ci si augura di avere un buon giorno, uno veramente sereno...

Ci si preoccupa, ci si occupa, si scambiano facilmente favori tra vicini.

E' vero, fa piu' freddo per l'aria condizionata, e ho idea che proprio per via di questa futile causa si sia poi piu' freddi nei rapporti... O sara' che per paura del mondo esterno ci si barrica in un mondo freddo e asettico, ma privo di sbalzi vitali e quindi di possibili traumi? Ci si priva cosi'purtroppo della possibilita' di evolvere, e l'America rischia il collasso se non si riapre alla novita'...

Ma che dire dei caldi abbracci fraterni che ci si scambia spesso, e delle pacche sulla spalla con forti risate, quelle si' calde davvero come un bel fuoco che crepita nel camino? Che dire di questo accento lento e strascicato, dove ogni parola canta, dove ogni vocale si quadruplica e le frasi si gonfiano e sgonfiano come il mantice di una fisarmonica?

Amo questi luoghi e questa gente, e' piu' forte di me.

Per questo vorrei vedere questo paese rinascere dalle sue evidenti ceneri, esattamente come desidero che l'Italia rinasca dalle proprie, e sia di nuovo un grande paese di cultura, bravura e gioia di vivere.

Penso alla Peace Mom che si e' fatta arrestare qui qualche giorno fa, e ai nostri metalmeccanici che tornano in piazza come negli anni '70.

Penso a Bush e Berlusconi che si stringono ancora una volta la mano sorridenti, facendo i loro patti di guerra, mentre il resto del mondo li guarda chiedendosi in quale mondo vivono.

Penso che non c'e' mai pace in questa vita, e penso che vorrei costruirne almeno un pezzetto prima di andare a raggiungere i miei antenati nelle verdi praterie del cielo.

Solo che non so come fare.

Comments: Post a Comment

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?