mercoledì, dicembre 01, 2004
4620 Jazz Club
Donald Brown e Mark Boling al 4620.
Pioggia di note scintillanti, ognuna bella in se stessa, tutte insieme indivise in un torrente a scroscio giù per le vallate di ritmi e di suoni.
Come se le idee non potessero mancare mai.
Come se suonare fosse SEMPRE la cosa più bella del mondo, anche tutte le sere nello stesso luogo e con gli stessi musicisti, e senza fermarsi mai.
Il club brillava nel buio, i denti di Donald, il sax di William e le percussioni di Carlos. Piano, chitarra e basso erano in piena, ed io volavo.
Wow, di nuovo l'insonnia musicale.
Pioggia di note scintillanti, ognuna bella in se stessa, tutte insieme indivise in un torrente a scroscio giù per le vallate di ritmi e di suoni.
Come se le idee non potessero mancare mai.
Come se suonare fosse SEMPRE la cosa più bella del mondo, anche tutte le sere nello stesso luogo e con gli stessi musicisti, e senza fermarsi mai.
Il club brillava nel buio, i denti di Donald, il sax di William e le percussioni di Carlos. Piano, chitarra e basso erano in piena, ed io volavo.
Wow, di nuovo l'insonnia musicale.