venerdì, ottobre 15, 2004
Comincia Siena Jazz...
Siamo alle solite.
Domattina parto per Siena, ma ho la valigia ancora a metà e tutto sparso per il salotto.
Vago per i miei cinquantasette metri quadri, riflettendo come un vecchio capo indiano con il calumet della pace in una mano ed il mento nell'altra.
Cammino lenta: più rallento e più sono precisa. Quindi, alla fine, veloce.
E' un mio vecchio trucco.
In verità io vado intorno accendendo incensi, non tanto per l'aspetto propiziatorio, quanto perché ora per dieci giorni sarò nuovamente fuori casa, e mi tocca rinunciare ai miei odori casalinghi che tanto fanno home sweet home.
Gli snack della Enervit, linea Zone Diet.
Le proteine in polvere.
Lo shaker per le suddette proteine.
Slips, calzini, quinte aumentate. La sciarpa se fa freddo. I trucchi, la spazzola. Dove cavolo ho messo i mezzi guanti stile Eminem? Ho smontato tre armadi. Niente.
Lo struccatore.
I dischetti di cotone.
Le scarpe le maglie i maglioni la giacca il caricabatterie del telefono dei telefoni il secondo telefono.
La macchina fotografica il caricabatterie annesso i-pod il carica i-pod il cavo ethernet la prolunga per le casse il cavo per internet il cavo a due pin jacks per la prolunga, prima della prolunga.
Il microfono il primo cavo jack-jack il secondo cavo cannon-jack.
Il magico talking stick che accompagna ogni inizio e fine corso, da una quindicina d'anni.
Bacchette per la batteria.
Le creme White, le Luci White, la Piastra, le piastrine. Le piastrine quelle nuove di Alberto, appena ricevute: due livelli nuovi, bellissime.
Le pile.
Il pigiama, le lenti, i liquidi per le lenti. Gli occhiali da vista, gli occhiali da sole (io ci ho quelli di Trinity, un mito).
Spartiti.
Totale colli: 4.
Beh, sì, perché? Trolley, borsa caricabile sul manico del trolley, zaino per il computer (computer, cavo di alimentazione, cuffiette stereo, batteria di ricambio, cd vuoti, cd pieni), e infine il mitico marsupio rosa con la scimmietta Olivia appesa sul lato. Me l'ha regalato Giuseppe Argirò, il regista, insieme ad una venti-trentina d'anni di meno. M'è convenuto: è carino, e mi scambiano per teenager.
A questo punto dovrebbe esserci tutto...
...Ma la conoscete anche voi, no, la sensazione di aver dimenticato qualcosa di fondamentale...?
Non ho sonno.
Domattina parto per Siena, ma ho la valigia ancora a metà e tutto sparso per il salotto.
Vago per i miei cinquantasette metri quadri, riflettendo come un vecchio capo indiano con il calumet della pace in una mano ed il mento nell'altra.
Cammino lenta: più rallento e più sono precisa. Quindi, alla fine, veloce.
E' un mio vecchio trucco.
In verità io vado intorno accendendo incensi, non tanto per l'aspetto propiziatorio, quanto perché ora per dieci giorni sarò nuovamente fuori casa, e mi tocca rinunciare ai miei odori casalinghi che tanto fanno home sweet home.
Gli snack della Enervit, linea Zone Diet.
Le proteine in polvere.
Lo shaker per le suddette proteine.
Slips, calzini, quinte aumentate. La sciarpa se fa freddo. I trucchi, la spazzola. Dove cavolo ho messo i mezzi guanti stile Eminem? Ho smontato tre armadi. Niente.
Lo struccatore.
I dischetti di cotone.
Le scarpe le maglie i maglioni la giacca il caricabatterie del telefono dei telefoni il secondo telefono.
La macchina fotografica il caricabatterie annesso i-pod il carica i-pod il cavo ethernet la prolunga per le casse il cavo per internet il cavo a due pin jacks per la prolunga, prima della prolunga.
Il microfono il primo cavo jack-jack il secondo cavo cannon-jack.
Il magico talking stick che accompagna ogni inizio e fine corso, da una quindicina d'anni.
Bacchette per la batteria.
Le creme White, le Luci White, la Piastra, le piastrine. Le piastrine quelle nuove di Alberto, appena ricevute: due livelli nuovi, bellissime.
Le pile.
Il pigiama, le lenti, i liquidi per le lenti. Gli occhiali da vista, gli occhiali da sole (io ci ho quelli di Trinity, un mito).
Spartiti.
Totale colli: 4.
Beh, sì, perché? Trolley, borsa caricabile sul manico del trolley, zaino per il computer (computer, cavo di alimentazione, cuffiette stereo, batteria di ricambio, cd vuoti, cd pieni), e infine il mitico marsupio rosa con la scimmietta Olivia appesa sul lato. Me l'ha regalato Giuseppe Argirò, il regista, insieme ad una venti-trentina d'anni di meno. M'è convenuto: è carino, e mi scambiano per teenager.
A questo punto dovrebbe esserci tutto...
...Ma la conoscete anche voi, no, la sensazione di aver dimenticato qualcosa di fondamentale...?
Non ho sonno.