lunedì, settembre 06, 2004

Donald, Oh Donald...

Appena tornata dal concerto con Donald Brown. Actually c'era anche l'affidabilissimo David Slack, che Donald ama e caldeggia perché fa il bassista vero e ci ha la "calata" profonda, che a Donald (e anche a me) gli risveglia il blues della sua Memphis d'origine. Pazzesco.

Al secondo set ci ha raggiunti Tom Johnson col suo sopranino (lui gira in bicicletta, e allora viaggia leggero), e siamo diventati un quartetto, con un sound della Madonna e una voglia di suonare che ci si portava via. E' stato subito free, e risposte, e armonizzazioni così al volo, e giù a rincorrerci lungo soli collettivi e immensi pedali coltraniani, improvvisazioni ritmiche, momenti di meravigliosa follia di gruppo, e sublimi individualismi a intreccio serrato.

La piccola Zoé (due anni compiuti il 25 agosto scorso, figlia dei due informatici francesi Julie e Julien) da quando mi conosce vieta esplicitamente ai genitori di cantare. Sono praticamente l'unica, nel suo delicato mondo fatato, ad avere il dono per farlo, e zittisce tutti salvo me. Allora è stata per tutta la durata del concerto seduta per terra nel club, ai miei piedi, poi ogni tanto ha ballato, e infine si è venuta a sedere con me sul gradino del palco durante i soli, evidentemente affascinata dalla situazione e molto compresa nel suo ruolo di mia convinta sostenitrice.

Brillava.

E poi tanto pubblico che ci ha ringraziato, e detto che wow man roba così bella non se ne sente spesso e wow thank you so much, e anche loro erano tutti luminosi, e ci tenevano le mani a turno, hai visto mai la musica si continuasse a trasmettere anche nel silenzio, e attraverso la pelle.

Bellissimo prima del terzo set io stavo riordinando le charts e penso fra me ma sì una Summertime magari un pò strana ogni tanto si può pure fare, e Tom alle mie spalle, parlando di vacanze non so dove fa a David "Oh yes, summertime is really good there.....". Gli ho proposto serate telepatiche, e abbiamo riso un quarto d'ora immaginandoci noi a casa e il pubblico nel locale in totale silenzio che ascoltava la musica mentale e swingava col corpo...

Vi confesserò che sto faticando a battere i caratteri sulla tastiera del mio i-book, perchè sono francamente un pò imbriaga: ho bevuto acqua tutta la sera, ma la musica è stata talmente fantastica che sto provando a neutralizzarne l'effetto euforizzante bevendomi una lattina di Natural Ice Beer (quella birra del cazzo che noi proletari compriamo a poco nelle stazioni di servizio, perché al supermercato inspiegabilmente costa di più), che per una che non beve mai mi sta stendendo, ecco. Shi. Shto proppio beene e shono conteenta che la sheratta shia andat coshì.

Avrei dovuto lasciarvi lì gli errori di stimpa, sarebbe stato molto divertente ma illegibile. Vi giuro che ogni due parole torno indietro e correggo qualcosa, è un continuo. Son proprio fuori, tonight.

Insomma che dirvi ho chiesto a Donald se viene a suonar nel disco e lui con un gran sorriso mi ha detto ma sì vediamo che succede quando arriva Ira Sullivan qui... Tu sei come Ira, come me: ti diverte la musica in sè, e questo tanti giovani se lo dimenticano... Ira ha ottant'anni, ha suonato con Dizzy e Charlie, e guardalo è ancora qui che si diverte a suonare, e lo senti, che si diverte... Ieri ero a suonare a Chicago al festival jazz e man lui suonava da Dio, e si divertiva... Quando suonavo con Dee Dee lei voleva sempre le intro uguali, i finali uguali... Tu invece man è come suonare con un sassofonista, ti diverti, you take chances, e quello che fai è sempre nuovo, sempre vero, sempre fresco... Man, you sounded great, it was real fun!

E poi vi pare che me ne posso andare a dormire con l'acqua e basta? Stanotte mi ci vorrebbe la vera e propria bottijata in testa romanesca, per riuscire a scendere a terra...

Fantastico. Abbiam fatto cose incredibili, fra tutti. E' così bello sentirsi liberi... Mi piacerebbe anche in Italia, di poter ricreare quest'atmosfera... Hey, Luca, Massimo, Matteo, Alessandro, miei preziosi colaboratori senesi, ci si fa? E anche tutti gli altri con cui suono in giro per il territorio, vi va di get un pò più lose? Ci abbiamo troppa serietà, fra noi...

La (prima) birra è finita, sono le 2 e 48 e non me ne sono accorta.

Domani mattina sono di nuovo in sala a registrare, mi è appena arrivata una mail del fonico che mi dice tutto quello che dobbiamo fare domani per il mio disco, quello di Carlos, il pezzo di Mark nel disco suo... Forse è tempo di andare a nanna...

Oddìo le ultime due settimane.
Meno male domani sera quando finisco di registrare raggiungo Georges (un informatico Macchista sfegatato) e gli altri per un barbecue di quelli storici.
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