martedì, settembre 21, 2004

Amici ritrovati

Ecco, sono le 23 e 23. Sono due settimane che è tutto terribilmente sincronico.

Scrivo alle 11 e 11, guardo l'orologio alle 10 e 10, e oggi scopro che non solo sono nata lo stesso anno della figlia di Betsy, ma che mio fratello e sua figlia fanno gli anni lo stesso giorno, il 23 settembre. Se è per questo, stasera a cena scopro anche che il 23 settembre è anche l'anniversario di matrimonio di Patty e Jerry. Interessante, no?

Insomma, parto fra esattamente 15 ore e 42 minuti. Potreste anche giocarveli al lotto.

Ho nel frattempo appurato che domenica Nicola aveva bucato due gomme, il mio telefono inspiegabilmente non rispondeva solo a lui (ho ricevuto altre telefonate) e che lui effettivamente mi aveva chiamato dal mattino ogni mezz'ora (rimangono tuttavia alcuni punti oscuri, del tipo che mi avrebbe fatto comodo anche solo un piccione viaggiatore per sapere che dovevo fare del resto della mia vita, ma anyway), Julie e Julien erano completamente tra le nuvole e presi da una improvvisa e improrogabile passione per il rodeo (ce n'era uno alla fiera in città); di Alfredo non so nulla e quindi magari era l'unico stabile del gruppo, o invece giravano anche a lui, per via dell'entropia generale e diffusa.

In compenso io, nel mio vortice finale, da sola coi pacchetti e le buste della spesa, con gli appetizers che sono arrivati dopo la pastasciutta e gli ospiti molto prima, ho veramente sclerato.

Oltretutto, non mi ero accorta che, appena partito Ira e regolate le ultime faccende pratiche, avevo incominciato ad avere dei sintomi piuttosto inquietanti di collasso nervoso da stress (non dormo da più di una settimana per via dei concerti e delle registrazioni). Durante il concerto di sabato ho faticato a stare in piedi, a mantenere la concentrazione durante i soli e l'intonazione nei punti difficili.

Chi mi conosce sa che questo significa un concerto perfetto, piuttosto la morte ma il concerto deve salvarsi: Patty, che era presente alla serata, oggi mi ha detto che in realtà io non lo so, ma ho l'orecchio assoluto (anche Ira me l'ha detto l'altro giorno in sala, se n'è accorto perché si sentiva stonato rispetto a me e ha dovuto tirar fuori un pò il bocchino, ma controllando il pitch era giusto il mio...), perché ho raggiunto un livello di controllo di timbro e intonazione impressionante.

Impressionante cari signori è invece bensì il fatto di non essere mai svenuta in questi giorni, altro che perfect pitch. L'altra notte siamo andati avanti a forza di energy bars, mentre continuavamo a lavorare sodo fino al mattino...

In compenso, vi dicevo, da sabato notte ho brividi di freddo da battere i denti, e non riesco a recuperare temperatura nemmeno dormendo con - giuro - 5 copertone pesanti. Vorrà dire quarcosa , come ripete saggiamente la mia amica Manola.

La cosa peggiore è che in realtà fra sabato ed oggi ho avuto praticamente un inizio di crisi di panico vera e propria, con disorientamento e il cuore a mille, e mi s'è fermato lo stomaco. Sarà il caso che io mi dia una calmata.

Oggi con Nicola abbiam prima litigato violentemente via mail, poi fatto pace dal vivo. Domani in aereoporto mi ci porta Julie o Julien, a sorpresa, e insomma tutto sembra rientrato in una calma più gentile (ora devo solo convincere il mio stomaco e il mio cuore a ritornare nei loro allocamenti naturali, ma spero nel domani).

La mia stanza è giustamente vuota.

Ho due valigie col morto dentro.

Ho sentito il mio adorabile fratello che mi assicura il migliore dei viaggi, e mi raggiunge a Roma proprio il giorno del suo compleanno. Ho pranzato vegetariano con Keith, abbracciato Rusty, fatto una passeggiata lungo il fiume con Patty e visto Jerry al ristorante cinese. Domani bisognerà che una telefonata alla mamma, che finora non vi ho mai nominato, gliela faccia proprio...

Evito perché mia mamma è un catastrofico telegiornale sempre aggiornatissimo (fa anche le previsioni, ahimé), quindi non è proprio la persona che uno ha voglia di sentire prima di affrontare un viaggio... In genere mi dice che nevicherà, ci saranno un paio di terremoti e parecchie frane, un incendio di proporzioni immani, scoppierà una guerra nuova e comunque hanno appena stuprato due donne alla stazione Termini, dato fuoco a una triade di barboni sotto casa mia e rapinato il bar dell'aereoporto con la gente dentro. Inoltre, mi si sarà di sicuro allagata la casa, e sarà saltato il contatore nel tentativo - fallito - di evitare il cortocircuito che ha ridotto in fumo il mio appartamento. Una mamma rassicurante e di sostegno, insomma.
Non so dove scovi queste notizie. Fatto sta che guarda tutte le edizioni locali e nazionali, quindi prima o poi qualcosa trova. E poi è una persona molto fantasiosa, quello che non sa inventa, o ingigantisce, con risulati invero disastrosi per il mio già labile equilibrio psicofisico.

Ma negli ultimi 10 giorni, terribile a dirsi e meno male che non legge il blog, ho proprio sinceramente dimenticato di averla...

All'aereoporto a Roma mi vengono a prendere Michi ed Erika, Chris ha già recuperato tutti i programmi e gli updates per il mio Mac malato, Loretta non sta più nella pelle, e Lorenzo è ormai perso nello studio di tutta la tecnologia Apple nuova di zecca che si è procurato. Gli attori e Giuseppe Argirò, il loro regista, sono pronti all'invasione barbarica, poiché hanno già cominciato le prove dello spettacolo e aspettano me per mettere su le musiche e le improvvisazioni. Siena Jazz freme, e mi chiama sul cellulare. Tutto ok, si parte.

Ciao, America! Arrivederci...
Comments:
Ciao Fab,
sono Alfredo. Non sono entrato nel vivo della polemica perche' ho pensato che era meglio parlarti quando la tua mente fosse stata sgombra dallo "stress da partenza"...e in effetti oggi mi sembri piu' saggia di ieri. Cosi' come non ho problemi a dirti che mi dispiace di averti lasciato sola sabato sera che spero tu non abbia problemi a credere che io e Nicola abbiamo provato a chiamarti per tutta la giornata di domenica (la maggior parte delle telefonate che lui ti ha fatto sono partite dal tel di casa mia). E poi per andare al Mall potevi anche chiedere un passaggio a Nicola o no? (Ah queste donne vogliono sempre essere lette nel pensiero...).Comunque quando leggerai queste righe dovresti essere gia' nella nostra cara Roma e magari sarai gia' andata al bar a prendere un cappuccinoecornetto...coincidenza: in questo istante dal mio mp3 player arrivano le note di "Roma capoccia".
A presto
 
Già a Roma!?!?!?

Non è che ti è venuta la crisi di panico per quello??
Mi sa che ti convenga prenotare già il biglietto.
Ma non di andata e ritorno
Perchè quello che hai fatto questa volta e che hai già scritto nemmeno tanto fra le righe nell'altro post.
Così per Natale dovrai fare un biglietto di ritorno e andata. Torni in Florida e vai a Roma.
Come ti suona?

Anyway, io sono in rete a targhe alterne...
un giorno con il PC, un giorno con il Mac, perchè non riuscivo a configurare il modem.

Sto preparando le fotocopie di un libro strepitoso:
"How to be a jewis mother", senza per forsa essere ebree. Spassosissimo. A breve te lo spedisco.

Ben-andata
Lorenzo
 
Beh la descrizione di tua madre e' sublimeee!!!!!
La leggero' alla mia, vedi un po' che si faccia (prima o poi) un autodafe'!!!!!!

BENTORNATA!!!!!!!!

WHARECORDS.COM
 
Post a Comment

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?